Oggi una signora che viene al mio studio per la terza volta a fare la Riflessologia, verso la fine del trattamento, mi ha detto: “Lo sa? Finora credevo che la Riflessologia fosse un massaggio del piede, ma invece no!”. Le ho chiesto di spiegarsi meglio, e lei ha raccontato che le era capitato alcune volte di ricevere un massaggio ai piedi, durante un massaggio estetico o un linfodrenaggio, oppure quando si era regalata dei trattamenti in una Spa, e che ogni volta le era piaciuto, si era sentita bene, tanto da farle venire voglia a un certo punto di fare un vero e proprio percorso. Per questo aveva cercato un Riflessologo ed aveva trovato me.
“Ora però, ha continuato la mia cliente, quello che sento facendo la Riflessologia è molto diverso, è una sensazione difficile da descrivere, è un’attivazione che dai piedi risale e coinvolge tutto il corpo, certe parti sono come risvegliate… È come se il mio corpo fosse attraversato da onde che partono dai piedi e arrivano fino alla testa.
Alla mia domanda se percepiva il corpo in modo omogeneo, o se alcune parti erano maggiormente riattivate, ha detto che sentiva il modo particolare la testa, soprattutto la nuca e la volta cranica. Le ho detto che non ne ero sorpresa, dato che avevo lavorato a lungo l’alluce, zona riflessa della testa, con l’articolazione occipite-atlante, il processo mastoideo, e sulla punta di tutte le dita i punti riflessi delle cavità sinusali, dopo che lei mi aveva accennato ad una sua tendenza alla sinusite.
Chi era sorpresa era piuttosto lei, che non si aspettava una corrispondenza tanto evidente, e soprattutto di avere una sensibilità così intensa in tutto il corpo e nella testa.
Questo episodio mi ha fatto riflettere su quanto è importante non confondere un massaggio ai piedi, per quanto piacevole e certamente benefico, come quello che si può ricevere in una Spa, in un centro benessere, all’interno di un massaggio del corpo, tonificante o rilassante che sia, con la Riflessologia Plantare, o Riflessologia del Piede vera e propria.
Quest’ultima è una disciplina a se stante, fondata sulla identificazione sui piedi delle aree e dei punti riflessi di tutti gli organi, visceri, ghiandole, apparati del corpo. Il Riflessologo è tenuto a conoscere esattamente le “mappe” degli organi riflessi nei piedi, ad individuare i punti con precisione e ad applicare ad essi la tecnica di pressione o di massaggio appropriata. In questo modo è possibile inizialmente suscitare anche del dolore in alcuni punti, sempre restando al di sotto della soglia di tolleranza individuale del ricevente.
Il dolore è indice di una stasi, di un blocco nella circolazione energetica del corpo, che ha bisogno di sciogliersi e venire dissipato, piano piano, per consentire il ripristino del flusso energetico e con esso anche del flusso sanguigno, apportatore di prezioso ossigeno e di nutrienti.
Contrariamente al massaggio di cui abbiamo parlato sopra, la Riflessologia non è sempre piacevole. Talvolta il ricevente “sopporta” una stimolazione che all’inizio può essere un po’ dolorosa, o quanto meno fastidiosa, in vista di un vantaggio maggiore, che è quello della rivitalizzazione di tutto il corpo.
Come ha scoperto oggi con sorpresa la mia cliente.
Maria Cristina
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